venerdì 17 aprile 2015

Natura sotto sfratto al Parco delle Sorgenti?

La primavera è ormai alle porte al Bosco di Dueville, lasciandosi alle spalle un altro inverno mite. Chissà che anche i gestori del Parco delle Sorgenti (designati da un bando che è sembrato cucito loro addosso come la muta di un subacqueo) si accorgano che il clima sta cambiando e non comincino a fare educazione ambientale alle scuole strumentalizzando anche le evidenze scientifiche sul “Global Warming” e sostenendo che è un’invenzione degli ecologisti (link).
La natura, per nostra fortuna, continua a lavorare anche dentro al Parco delle Sorgenti.
Così, nonostante tutto, rispuntano i germogli della Tipha (pianta acquatica protetta) dentro le vasche in cemento che qualche burocrate al servizio dei pescatori (i soliti amici degli amici?) vorrebbe destinare allo stoccaggio di materiale ittico.
Ci chiediamo: l’ostinata Tipha riuscirà a resistere allo sfalcio e alla bonifica certosina che i caccia-pescatori di Berlato e Co. metteranno in atto appena avranno messo piede dentro l’area?






E ancora: riuscirà la coppia di Folaghe che già sta covando nell’area destinata ad “attività ricreative”  a salvare la covata o, insieme a Tuffetti e Germani reali, sarà costretta a sloggiare verso angoli meno disturbati da attività festaiole e pescasportive?





Per fortuna che i cittadini hanno ormai imparato a vigilare su quello che succede dentro un’area naturale di pubblica proprietà: vediamo chi avrà il coraggio di sfrattare la natura e le sue creature per far valere gli interessi di alcuni privati. Per di più molto raccomandati e poco affidabili.