La natura, per nostra fortuna, continua a lavorare anche dentro al Parco delle Sorgenti.
Così, nonostante tutto, rispuntano i germogli della Tipha (pianta acquatica protetta) dentro le vasche in cemento che qualche burocrate al servizio dei pescatori (i soliti amici degli amici?) vorrebbe destinare allo stoccaggio di materiale ittico.
Ci chiediamo: l’ostinata Tipha riuscirà a resistere allo sfalcio e alla bonifica certosina che i caccia-pescatori di Berlato e Co. metteranno in atto appena avranno messo piede dentro l’area?
E
ancora: riuscirà la coppia di Folaghe che già sta covando nell’area destinata
ad “attività ricreative” a salvare la
covata o, insieme a Tuffetti e Germani reali, sarà costretta a sloggiare verso
angoli meno disturbati da attività festaiole e pescasportive?
Per fortuna che i cittadini hanno ormai imparato a vigilare su quello che succede dentro un’area naturale di pubblica proprietà: vediamo chi avrà il coraggio di sfrattare la natura e le sue creature per far valere gli interessi di alcuni privati. Per di più molto raccomandati e poco affidabili.