mercoledì 3 dicembre 2014

"Al Parco delle Sorgenti si alleverà pesce"

Ieri è apparsa sul Giornale di Vicenza una notizia che farà discutere: emerge, infatti, che l'edificio ricadente all'interno dell'area acquistata dalla Provincia di Vicenza in via Bissolati, e sottoposto alcuni anni fa a interventi di manutenzione straordinaria, NON PUO' OSPITARE ALCUN TIPO DI ATTIVITA' DI EDUCAZIONE AMBIENTALE, quale potrebbe essere l'accoglienza di scolaresche in visita al Parco delle Risorgive.
Perchè? Presto detto: perchè la destinazione d'uso dell'edificio attuale, raso al suolo e ricostruito tale e quale senza alcun interesse al valore ecologico che l'edificio dovrebbe assumere in un'area protetta, è ATTIVITA' PRODUTTIVA (in sostanza avvannotteria), quando tutti si aspetterebbero una più adeguata destinazione a unità immobiliare adibita ad attività culturali senza fini di lucro.
Tutto nasce da un'interrogazione fatta dal M5S al Sindaco del comune di Dueville, chiedendo quale sarà il destino dell'edificio di proprietà della Provincia all'interno dell'area del SorBa.



Cosa capiamo da tutto questo?

1. Che i comuni non dimostrano nessun interesse per una gestione ottimale dell'area, nonostante tutti sbandierino la volontà di valorizzare questo angolo di paradiso tra il cemento vicentino.

2. Che nell'area si preferisce fare attività di pesca e allevamento ittico piuttosto che educazione ambientale e tutela e ripristino della biodiversità, punti cardini dei progetti CE denominanti LIFE+ (ovvero quello che ha finanziato il parco stesso).

 3. Che esiste la reale possibilità di banalizzare un'area di risorgiva, unica nel panorama italiano, a un centro produttivo/ricreativo per pescatori, come invece ce ne sono a centinaia in Italia.

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