mercoledì 18 dicembre 2013

Carpe diem!

Oh, ma guarda un po' cosa si vedono: le carpe al Bosco! 

Se pensavate di andare al Parco delle Sorgenti presso il Bosco di Dueville a vedere i caratteristici bojoni, godervi l'acqua cristallina che sgorga dalle viscere della terra e fa ondeggiare una vegetazione subacquea color smeraldo, scordatevelo pure! 

Infatti da qualche tempo, esattamente dopo i lavori di “riqualificazione”, sono improvvisamente apparsi (o forse sarebbe più giusto scrivere che qualcuno ce li ha messi?!) enormi esemplari di carpe. E pare si trovino proprio bene lì, dove al posto dei previsti ambienti di risorgiva, ci sono degli stagni profondi più di 3 metri adatti, appunto, alle carpe. Certamente possiamo scrivere che le carpe sono dei bei pescioni, ma ci chiediamo: cosa diavolo c'entrano con le risorgive?

La risposta appare scontata: niente!

Invece il luogo sembra proprio un ambiente ideale per la pesca sportiva di questi grossi e lenti pescioni. Vuoi vedere che tra poco arriveranno frotte di appassionati pescatori pronti a sborsare l'obolo richiesto dai futuri concessionari (i cacciapescatori dell'associazione "Cultura Rurale")?
Vediamo se ci sarà nuovamente la smentita degli assessori che hanno risposto ad alcuni cittadini sulla questione pesca al Bosco perché, a ben vedere, il dubbio rimane eccome! 

Ecco come si presentano i laghetti del parco delle sorgenti ricostruiti con i nostri soldi, e come dovrebbero invece essere…
Speriamo che i pescatori di Fimon non si fiondino tutti al Bosco con furgoni e tende al seguito.


Acque cristalline e ricche di vegetazione tipiche del Bacchiglioncello prima della "messa a nuovo". 

 
Vegetazione di risorgiva, denominata Callitrichetum, lungo il Bacchiglicello prima dei lavori.

Ecco un documento dei lavori effettuati al Parco delle Sorgenti. In azione una ruspa nell'atto di scavare a una profondità ben superiore a quella necessaria alle polle di risorgiva.

Ed ecco il risultato finale! Acque profonde, buie e stagnanti, dove invece del marsone Gino ci troviamo la famigliola di carpe.



PS. Ricordiamo che l’Europa, tramite un progetto LIFE+, ha finanziato la ricostruzione all'ìinterno del Bosco di Dueville di alcuni tipici ambienti di risorgiva. Questi sono identificati da un codice ben  preciso (habitat n. 3260) e da caratteristiche ecologiche specifiche.Le carpe e le acque in cui vivono non possono rientrare per nulla in questa tipologia di habitat protetto dall'Unione Europea. Che ci sia qualcuno che ha voluto fare il furbetto con i fondi comunitari?
 

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